T O P I C R E V I E W |
salva_fiore |
Posted - 27/06/2010 : 22:48:30 Ora le foto che si trovano nel sito del GAFA sono copiate da altri master per farne articoli sulla ferrovia. Il sito del GAFA è correttamente e chiaramente citato, insieme a quello di lestradeferrate,it, con tanto di invito ai lettori a visitare i due siti, definiti interessanti.
http://www.napolinelmondo.org/public/wp/index.php/2010/03/lalifan/
La cosa interessante che si evince leggendo il bel racconto contenuto nella pagina, è quella che si parla dell'arretramento della ferrovia a partire dallo scalo merci, prima a Capodichino e solo in un secondo momento a Secondigliano. Quindi, a conferma di quanto ipotizzato nella discussione su Capodichino, in questo capolinea si doveva fare per forza la manovra di inversione, ma come???!! |
9 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
ALn61 |
Posted - 30/06/2010 : 19:42:02 Appena possibile cercherò dei contatti. |
ROS |
Posted - 30/06/2010 : 18:18:47 Purtroppo siamo sempre nell'ambito di supposizioni. Mi chiedevo: non c'è modo di contattare qualcuno degli ultimi dipendenti della tratta bassa che possano darci informazioni reali su quanto avveniva? A MCNE non hanno un archivio con i nominativi degli ex dipendenti da cui trarre, privacy permettendo, qualche nominativo da contattare? Possibile che siano tutti defunti? |
salva_fiore |
Posted - 29/06/2010 : 21:00:55 Ottima idea,non ci avevo pensato... |
ALn61 |
Posted - 29/06/2010 : 20:43:24 In effetti quello che dici è fattibile, se non per il fatto che, agganciare una elettromotrice a pochi kilometri dall' arrivo, avrebbe comportato troppo tempo ( almeno 10 min, poichè necessitava la prova freni, a fronte di 3-4 minuti di percorso ancora da compiere). In realtà, forse, è ipotizzabile che successivamente partiva da Secondigliano un 'elettromotrice che raggiungeva, in testa, il veicolo da poco arrivato a Capodichino. |
salva_fiore |
Posted - 29/06/2010 : 17:53:46 Io l'unica cosa che riesco ad immaginare, è proprio l'inverso diq uello che dice sandro, e lo dissi pure in altra parte del forum, è cioè, che a Secondigliano, quindi nella stazione precedente Capodichino, veniva agganciata, in coda alla rimorchiata (che proveniva da Santa Maria) un'altra elettromotrice, che poi a Capodichino diventava la motrice trainante. L'elettromotrice di testa (quella che veniva da Santa Maria) veniva quindi sganciata e dopo che il treno ripartiva, veniva portata a Secondigliano, per attendere il convoglio successivo e tutto si ripeteva "enne volte". Se poi, come qualcuno azzarda, a Capodichino o a Cupa Pozzelle, ci fossero stati i doppi binari allora il problema è automaticamente superato. Ma c'erano o no questi scambi a Capodichino??? |
ALn880 |
Posted - 29/06/2010 : 10:57:20 ...un motivo in più per dedicarsi all'aggiornamento delle nostre pagine al fine di dare informazioni complete e più veritiere ai "nostri" visitatori |
ALn61 |
Posted - 28/06/2010 : 21:25:37 Il problema era quindi la rimorchiata che non era semipilota. Poteva il treno raggiungere, fuori servizio, una stazione vicina con un secondo binario per le relative manovre. |
salva_fiore |
Posted - 28/06/2010 : 20:08:35 Si, è vero bidirezionali, ma i ferrovieri non avevano ricetrasmittenti come oggi. Se il binario era unico fino a Secondigliano, come ci risulta, era impensabile allora comunicare tra il manovratore in testa alla rimorchiata e il conduttore dietro al comando dell'elettromotrice; nelle curve non si vedevano nemmeno le bandiere. |
ALn61 |
Posted - 28/06/2010 : 16:24:33 La cosa non può farci che piacere.....Salva, poi, soprattutto se si tratta della linea bassa.....
manovra di invesione? Ma le elettromotrici non erano bidirezionali? |
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