| T O P I C R E V I E W |
| ROS |
Posted - 19/10/2009 : 21:05:29
Dopo anni di tentativi a vuoto, vuoi per l'ambiente ostile (girano certi tipi...), vuoi per essere confinante con un campo nomadi, vuoi per facce non proprio raccomandabili, finalmente la scorsa settimana sono riuscito a fotografare quasi da vicino le due sogliole ferme da tempo immemore nella ormai dismessa stazione di Torre Annunziata Marittima e visibili anche se passate in treno fra Torre Annunziata Città e Torre Annunziata Centrale. Si tratta della 210 012 e della 211 066, temo ormai inutilizzabili. E visto che non esiste nessuna altra foto in internet di tali rotabili, il forum GAFA non poteva che essere il primo ed unico a riceverle...
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| 7 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
| ROS |
Posted - 20/10/2009 : 20:57:45
Ragazzi ma non ringraziate sempre. Il forum è qui per questo, no? 
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| freddy |
Posted - 20/10/2009 : 20:23:09
Grazie Rosario per la tua graditissima spiegazione  |
| ROS |
Posted - 20/10/2009 : 16:06:43
Ecco un po di notizie sulla stazione TORRE ANNUNZIATA MARITTIMA.
La stazione era posta al termine di un raccordo che partiva dalla stazione di Torre Annunziata Centrale e giungeva nell'area portuale della cittadina con un percorso lungo 1+475 km. Fu aperto nel 1886, poco dopo che la ferrovia Napoli - Nocera giunse a Torre. Dalle notizie in possesso non risulta mai aver espletato servizio viaggiatori ma solo merci. Nonostante ciò era presente una vera e propria stazione con tanto di grosso fabbricato e annesso scalo merci. Ed il traffico inizialmente doveva anche essere buono considerato che il fascio era composto da ben nove binari di cui sette davanti al fabbricato di stazione e due alle spalle. Erano inoltre presenti due binari che proseguivano oltre il fascio binari per entrare sul molo di levante, consentendo così il carico e scarico delle merci direttamente tra treno e nave. Poi, come al solito, il traffico su gomma ebbe la meglio ed il raccordo finì per essere utilizzato sempre meno. Intorno agli anni settanta il traffico cessò e la stazione divenne deposito per locomotori da dismettere e bonificare dall'amianto (da effettuarsi poi nella vicina officina di Santa Maria La Bruna). Il raccordo funzionò ancora per poco ma solo fino ad una industria posta lungo il percorso.
L'intera area venne poi bonificata a sua volta dai residui dell'amianto, una volta che venne liberata dai locomotori, alla fine degli anni ottanta. Da allora l'area è rimasta abbandonata a tutt'oggi. Restano solo le due sogliole fotografate, ormai depredate di tutto ciò che era possibile depredare. Considerato che sogliole del gruppo 210 non ne esistono più mentre del gruppo 211 ce ne saranno ancora un paio, sarebbe bello recuperarle e restaurarle!
Notizie sulle sogliole gruppi 210 e 211 (da Wikipedia):
Gli automotori dei gruppi 210 e 211, più comunemente conosciuti con il soprannome di sogliola e sogliolone sono una realizzazione della fabbrica ABL,Antonio Badoni di Lecco.
Vennero costruiti sulla base del progetto, su licenza della fabbrica tedesca Breuer, che aveva dato luogo alla precedente serie di "sogliole" 207-208 a partire dal 1945, per quanto riguarda il gruppo 210 e tra il 1949 e il 1952 per quanto concerne la serie più "grande" ed ultima del gruppo 211. Il nomignolo di "sogliola" venne loro conservato, come nelle precedenti serie, a causa della loro forma tipica: la cabina di manovra, unica e centrale che, stretta e verticale, era atta ad occupare pochissimo spazio, come del resto tutto il rotabile.
Come per le precedenti serie 207-208 i rotabili erano destinati alle manovre nei piccoli scali ferroviari, nei depositi, nei raccordi civili e militari.
Prodotti in numero di 24 unità della serie 210 e 55 unità della serie 211 hanno prestato servizio nelle Ferrovie dello Stato fino alla fine degli anni 80.
La motorizzazione a benzina o a nafta fu ancora della Fiat con vari tipi di propulsore Fiat 366 rispettivamente da 77 kw e da 83 kw. La trasmissione del moto era a catena di trasmissione e corona dentata con cambio a quattro velocità. Il carrello era a ruote piccole da 500 mm per il tipo 210, che vennero maggiorate a 600 mm, nella serie 211, sempre a due assi motori. Il tutto permetteva una velocità massima molto modesta di 40 km/h ma ciò era del tutto sufficiente allo scopo per cui il mezzo era stato costruito.
Gli automotori 210 e 211 hanno dimensioni e peso maggiori delle serie precedenti e nel caso dell'ultima serie questo ha sortito l'aggiornamento del soprannome da "sogliola" a "sogliolone".
Attualmente è in funzione solo l'automotore 211.063, Sogliolone, è conservato in efficienza a cura dell'Associazione amatoriale Adriavapore, mentre un "sogliolone" immatricolato come L.914 si trova presso la Ferrovia Bologna-Vignola.
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| ferpas |
Posted - 20/10/2009 : 10:40:16
grande rosario
passando in treno anche io le avevo notate e mi sono sepre chiesto cosa ci facessero li buttate è un vero peccato 
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| Francesco74 |
Posted - 20/10/2009 : 00:04:10
Non posso altro che complimentarmi con te per l'ardua impresa fotografica,peccato sul futuro di questi rotabili di sicuro fatte a pezzi  ,saluti. |
| ALn61 |
Posted - 19/10/2009 : 22:54:31
Belle, non dovrebbero andar perse! |
| freddy |
Posted - 19/10/2009 : 22:42:08
Bel colpo !!! Questa foto e' un importante documento che ci hai fatto visionare . Ti chiederei ora qualche info sulla stazione appunto di Torre Annunziata marittima , all' epoca fungeva solo come scalo merci? |
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